(ted. Die Dreigroschenoper) Lavoro teatrale di B. Brecht (1898-1956), con musiche di K. Weill, in un prologo e otto scene, libera rielaborazione della Beggar's Opera (1728) di J. Gay.
L'ambiente è quello dei diseredati di Londra, ladri, prostitute, ricettatori, e di quanti in alto loco, anche in seno alla polizia, vivono nel disordine morale e nella corruzione; protagonista è il bandito Macheath, cui si contrappone il ricettatore e mendicante Peachum, che lo fa arrestare quando apprende che ha sedotto e sposato la figlia Polly. Per Macheath c'è la condanna a morte e, proprio in extremis, la grazia, con un effetto parodistico che sigla la tonalità fondamentale dell'opera.
Rappresentata la prima volta a Berlino nel 1928 e subito consacrata da un grande successo, propone soluzioni sceniche che divennero poi emblematiche del teatro "epico" brechtiano.
Fu portata sullo schermo nel 1931 con la regia di G. W. Pabst e nel 1963 con la regia di W. G. Staudte.