LA GUERONNIÈRE, Louis-Ètienne-Arthur Dubreuil-Hélion, visconte de
Uomo politico francese, nato a Villemartin (Alta Vienna) nel 1817, morto a Parigi il 23 dicembre 1875. Appena diciannovenne entrò nella redazione del giornale legittimista L'Avenir national fondato dal fratello Alfred; ma entrato in relazione con Lamartine, ne divenne fervente seguace e nel 1848 si dichiarò repubblicano. Continuò la sua opera di pubblicista in varî giornali parigini, per assumere nel 1850 il posto di redattore capo del Pays, di cui era direttore il Lamartine; però già nel 1851 fu sconfessato per avere mostrato simpatie accentuate per Luigi Bonaparte. Specialista di questioni di politica estera, manifestò il suo interessamento per il problema dell'indipendenza italiana fin dal 1851, quando pubblicò uno scritto di attualità intitolato: La France, Rome et l'Italie. Dopo il colpo di stato si dichiatò apertamente seguace della politica bonapartista, divenne nel 1852 membro del corpo legislativo rappresentandovi il dipartimento del Cantal. Fu pure nel Secondo Impero consigliere di stato, presiedendo al servizio delle pubblicazioni e della stampa. È pertanto comprensibile lo scalpore suscitato all'inizio del 1860 dall'opuscolo dato alle stampe dal La G. col titolo Le pape et le congrès, in cui questo collaboratore di fiducia dell'imperatore Napoleone III presupponeva l'abbandono delle clausole del trattato di Zurigo, ammettendone una revisione che convalidasse le annessioni dell'Italia centrale al Piemonte. La segreteria di stato pontificia, tenendosi saldamente sul terreno dei trattati e rifiutando ogni formula che consentisse sia pure in linea di fatto l'amministrazione piemontese nelle Romagne, non poteva in quelle condizioni partecipare al congresso, al quale sarebbe spettato di organizzare l'Italia secondo il sistema federale abbozzato a Zurigo. Lo scritto del La G. in quanto preannunciava un mutamento nell'indirizzo della politica imperiale rese praticamente impossibile la confederazione italiana e facilitò assai l'azione del conte di Cavour. Nel 1861 il La G. fu nominato senatore e l'anno seguente pubblicò un altro opuscolo di argomento italiano: L'abandon de Rome. In quello stesso anno 1862 fondò il giornale La France, e si fece propugnatore di quello che doveva essere chiamato l'"Empire libéral". Nel 1868 lasciò la politica militante per la diplomazia accettando la carica di ministro francese nel Belgio. Nel 1870 fu promosso ambasciatore a Costantinopoli; e, dopo la caduta del Secondo Impero, riprese l'attività giornalistica come direttore della Presse. Altri suoi lavori di politica estera sono: Études et portraits politiques contemporains (1856), De la politique intérieure et extérieure de la France (1862) e in fine Le droit publique et l'Europe moderne (1875).
Alfred La G., nato nel 1810, morto a Thonon nella Dordogna il 17 luglio 1884, scrittore e uomo politico francese, non si lasciò attrarre dal fratello Luigi nell'ambito dei fautori del Secondo Impero e rimase fedele alle avite opinioni legittimiste. Dal 1840 fino alla morte egli seguì le vicende politiche della sua patria con una serie di pubblicazioni, più o meno polemiche, tendenti a commentare e in genere a criticare l'opera dei governi che si succedettero in Francia dalla monarchia di luglio alla Comune. Il suo primo scritto notevole fu pubblicato nel 1853 col titolo Les hommes d'état de l'Angleterre. Durante la fase discendente della dittatura di Napoleone III, il conte de la Guéronnière accentuò maggiormente il dissenso dal fratello minore e tra il 1867 e il 1870 moltiplicò gli attacchi al regime imperiale e in particolar modo alla sua politica estera con gli scritti d'occasione: La Prusse et l'Europe; La France et l'Europe; L'esprit du temps et l'avenir; La crise; L'enquête parlamentaire; La politique nationale; La Prusse devant l'Europe. I disastri della guerra commossero profondamente il La G. che intensificò la sua attività pubblicistica contro il vinto imperatore e contro il socialismo internazionale. Si accostò invece al Thiers posto a capo del potere esecutivo, scrivendo dî lui ripetutamente: dalla prima pubblicazione del 1871, Monsieur Thiers et sa mission, al volume retrospettivo, Adolphe Thiers, ancien président de la république franåaise.