Lakatos
Lakatos Imre pseudonimo di I. Lipschitz (Dubrecen 1922 - Londra 1974) filosofo e storico della scienza ungherese naturalizzato inglese. Di famiglia ebrea, partecipò alla resistenza durante l’occupazione nazista dell’Ungheria e i suoi familiari, a eccezione del padre, furono deportati ad Auschwitz, dove morirono. Dopo la guerra ricoprì cariche importanti presso il ministero dell’Istruzione della nuova repubblica popolare. Di formazione filosofica hegelo-marxista, sotto l’influenza del filosofo connazionale György Lukács (1885-1971), studiò a fondo la psicologia e l’euristica della matematica. Accusato di revisionismo dal regime comunista, fu arrestato nel 1950 e rimase per 3 anni in carcere. Nel 1956 si trovò coinvolto nella rivolta di Budapest contro l’invasione sovietica e, per non essere nuovamente arrestato, si rifugiò in Inghilterra (1957). Insegnò a Cambridge e successivamente alla London School of Economics, dove conobbe il filosofo austriaco Karl Popper (1902-1994), di cui fu allievo. Applicò alla matematica concetti introdotti da Popper in riferimento alle scienze sperimentali, sostenendo che, come queste ultime, essa consiste di teorie falsificabili; il ruolo di falsificatori sarebbe svolto dagli asserti della teoria informale, di cui una teoria matematica costituisce la formalizzazione. Nella sua dissertazione di dottorato, pubblicata postuma, nel 1976, con il titolo Proof and refutations (pubblicata in italiano con il titolo Dimostrazioni e confutazioni), Lakatos aveva sostenuto che l’epistemologia della matematica deve muovere da una ricognizione degli schemi euristici e dei metodi informali effettivamente usati dai matematici, ben diversi dalla forma organizzata e deduttiva con la quale i risultati teorematici sono poi presentati nelle pubblicazioni. Da uno studio delle vicende della congettura di Eulero sui poliedri (→ Eulero, relazione di), aveva ricavato un’immagine dialettica dell’evoluzione di una teoria matematica: essa non consiste in un’accumulazione di verità eterne, ma procede per dimostrazione di teoremi, confutazione di teoremi mediante controesempi e riformulazione dei teoremi stessi in modo da assorbire i controesempi. La riformulazione, per Lakatos, comporta spesso un cambiamento del significato dei termini. In un altro saggio, The methodology of scientific research programmes (La metodologia dei programmi di ricerca scientifica, 1970), Lakatos rielabora il falsificazionismo di Popper che, a suo avviso, non è in grado di spiegare come mai teorie già confutate continuino a essere sostenute, e anzi molte teorie nascano confutate perché contraddette da fatti ben noti. Il punto è che a essere in gioco nella storia della scienza non sono singole teorie, ma successioni di teorie, chiamate da Lakatos programmi di ricerca. Un programma di ricerca è caratterizzato da un “nocciolo duro” di ipotesi fondamentali, considerate immuni dalla confutazione; le smentite dei fatti sono prese in carico da una «cintura protettiva» di ipotesi ausiliarie, che consentono al programma di restare in vita fintantoché è in grado di generare «slittamenti progressivi di problema», cioè finché dà luogo a teorie che prevedono fatti nuovi, dei quali almeno alcuni sono effettivamente constatati.