Scrittore ungherese (Nagybánya 1901 - Budapest 1975). Per molti anni pubblicò una rivista scritta interamente da lui (Tanú "Testimonio"); in essa, e nei volumi: Magyarság és Európa ("Ungheresi ed Europa", 1935); Kisebbségben ("In minoranza", 1939); A minőség forradalma ("La rivolta della qualità", 1941); Készülődés ("Preparativi", 1941) divulgò le sue idee circa la missione della sua nazione. Ricchi di idee e di problemi sono i suoi romanzi psicologici (Gyász "Lutto", 1935; Bűn "Peccato", 1936; Alsóvárosi búcsú "Sagra del sobborgo", 1939; A másik mester "L'altro maestro", 1941; Emberi szinjáték "Umana commedia", 1944; Iszony "Ribrezzo", 1947; Égető Eszter "Eszter É.", 1956; Irgalom "Pietà", 1965) e autobiografici (Ember és szerep "Uomo e ruolo", 1935; Magam helyett "Invece di me stesso", 1943). Notevoli i suoi drammi, quelli storici raccolti in Történeti drámák (2 voll., 1956-63), quelli sociali in Társadalmi drámák (2 voll., 1958-64).