Spallanzani, Lazzaro
Biologo (Scandiano, Reggio Emilia, 1729 - Pavia 1799). Ordinato sacerdote (1762), insegnò fisica e matematica presso l’università di Reggio Emilia per poi passare a quella di Modena, dove gli furono affidati i corsi di fisica e filosofia fino al 1769, anno in cui venne chiamato all’università di Pavia, dove ottenne la cattedra di scienze naturali. S. godette, vivente, di enorme prestigio, ebbe grandi riconoscimenti internazionali, fu socio di molte accademie e società scientifiche nonché corrispondente e amico di numerosi scienziati del suo tempo.
Aderendo in maniera rigorosa, quasi maniacale, al metodo sperimentale, e mosso da una incontenibile passione per la conoscenza naturalistica, S. si occupò di numerosi e al tempo assai controversi argomenti, a cominciare dalla questione relativa alla generazione spontanea, su cui scrisse nel 1765 un Saggio di osservazioni microscopiche concernenti il sistema della generazione de’ signori di Needham e Buffon, dimostrandone la totale erroneità. Egli provò che gli infusori, gli «animaletti delle infusioni», si originano sempre da germi preesistenti e che, se si sottopone a forte riscaldamento una soluzione che li contiene, questa diventa sterile, ossia non dà luogo a crescita di microrganismi.
S. effettuò osservazioni sulla capacità di rigenerazione di organi e membra amputati in diversi animali, fu tra i protagonisti del dibattito su epigenesi e preformismo schierandosi tra i sostenitori della teoria della preformazione, in partic. con i sostenitori del sistema ‘ovista’ per cui nell’uovo è già contenuto il germe preformato. Studiò il problema della fecondazione, dimostrando che essa non può aver luogo senza che lo sperma entri in contatto con le uova, negando da una parte il potere dell’aura seminalis, che in linea di principio ammetteva che la fecondazione avvenisse per via aerea, ma d’altro canto non comprendendo l’importanza degli spermatozoi nell’ambito della fecondazione, che egli considerò alla stregua degli infusori, per cui S. riteneva il liquido seminale l’elemento indispensabile alla fecondazione.
S. condusse ricerche sulla circolazione e la meccanica circolatoria, e le sue osservazioni confermarono che il passaggio del sangue dalle arterie alle vene avviene attraverso i capillari e che il cuore si ‘accorcia’ durante la sistole e si ‘allunga’ nel momento della diastole. Descrisse in maniera accurata i globuli rossi, stabilendone la totale assenza di movimenti propri. S. effettuò anche esperimenti sul processo della digestione dimostrando che essa avviene grazie all’azione dei succhi gastrici, ed escludendo quindi qualsiasi coinvolgimento nel processo dell’azione meccanica da parte delle pareti dello stomaco. S. affrontò inoltre il problema della respirazione, scoprendo la respirazione cutanea degli anfibi e provando che i tessuti assumono ossigeno e rilasciano anidride carbonica. Nel corso degli anni effettuò (1794) studi sulla capacità di orientamento dei pipistrelli, sulle proprietà elettriche delle torpedini, ed effettuò numerose spedizioni scientifiche allo scopo di studiare la biologia marina e raccogliere reperti geologici e vulcanici. Tra le sue mete la Turchia, le Cicladi, Marsiglia, Genova, l’Istria, la laguna veneta e quella di Orbetello.
L. Spallanzani
1729 nasce a Scandiano (RE) il 10 gennaio
1762 diventa sacerdote presso l’Ordine dei Gesuiti
1765 pubblica il Saggio che confuta la teoria della generazione spontanea
1769 insegna all’università di Pavia scienze naturali e si dedica all’arricchimento del Museo di storia naturale
1773-76 studia la circolazione del sangue e la digestione degli animali
1780-88 effettua spedizioni scientifiche (in Italia, Grecia e Turchia) in cui compie studi di biologia marina e vulcanologia
1794 compie studi sull’orientamento dei pipistrelli
1799 muore a Pavia