DEGRELLE, Léon
Avventuriero politico belga, nato a Bouillon (Ardenne) il 15 giugno 1906. Educato nel collegio gesuita di Namur e poi studente di diritto a Lovanio, col 1930 iniziò, dopo un dubbio reportage sul Messico (si è discusso, infatti, se sia mai avvenuto il viaggio), la sua torbida attività come scolaro belga di Ch. Maurras e attivista dell'Azione cattolica. Nel gennaio 1934 venne espulso dall'Azione cattolica; nell'inverno successivo si dà a tutta una serie di comizî che nel giugno 1935 pongono capo alla creazione dei primi gruppi rexisti. Combattuto dalla gerarchia cattolica e dal governo van Zeeland, il rexismo - tipico movimento fascista, ad un tempo squadrista e corporativista - ottiene un notevole successo alle elezioni del maggio 1936, ma declina irreparabilmente in quelle dell'aprile 1939. Con la capitolazione del 1940 D., direttore del violento Le Pays réel, diviene un accanito collaboratore di Hitler e alterna basse azioni di polizia contro la resistenza belga con scorribande al fronte sovietico. Riparato in Spagna dopo il crollo della Germania e condannato a morte in contumacia il 27 dicembre 1944, ha trovato modo di sottrarsi alla condanna, eclissandosi misteriosamente senza lasciar tracce.
Bibl.: R. Brasillach, L. Degrelle et l'avenir de REx, Parigi 1936; P. Daye, L. Degrelle et le rexisme, ivi 1937.