sindacato Associazione di lavoratori o di datori di lavoro costituita per la tutela di interessi professionali collettivi. Nel linguaggio economico e finanziario, coalizione di imprese.
Il sindacalismo [...] sia fascista, che muoveva dal principio della possibilità e della necessità di realizzare la collaborazione tra le classi (➔ corporativismo). Con la diffusione del capitalismo fordista (➔ Ford, Henry) e con l’affermazione in Occidente, dopo il 1945 ...
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Avventuriero politico belga, nato a Bouillon (Ardenne) il 15 giugno 1906. Educato nel collegio gesuita di Namur e poi studente di diritto a Lovanio, col 1930 iniziò, dopo un dubbio reportage sul Messico [...] gerarchia cattolica e dal governo van Zeeland, il rexismo - tipico movimento fascista, ad un tempo squadrista e corporativista - ottiene un notevole successo alle elezioni del maggio 1936, ma declina irreparabilmente in quelle dell'aprile 1939. Con ...
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Sindacalista italiano (Biella 1868 - Milano 1954). Socialista riformista, fu tra i fondatori della Confederazione generale del lavoro-CGdL (1906) che guidò fino al 1918. Nel 1922 con F. Turati e C. Treves [...] associazione nazionale Problemi del lavoro e ne diresse la rivista omonima (1927-40). Creata per analizzare criticamente il corporativismo, l'associazione finì per sostenerlo e per perdere la propria autonomia. Nel dopoguerra R. non svolse più alcuna ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La forma-codice: metamorfosi e polemiche novecentesche
Paolo Cappellini
Itinerari novecenteschi dell’idea di Codice e il problema della defascistizzazione
La storia del diritto italiano è nata non soltanto [...] reputando che ciò fu fatto ‘durante, ma non a causa’, rendendo, tra l’altro, inintelligibile la questione del corporativismo.
Anche questa mossa era già stata lucidamente anticipata nel dopo caduta del regime, se Giuseppe Ferri così poteva esprimersi ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] (a testimonianza degli ambiziosi programmi politici e sociali del D'A. fiumano resta la Carta del Carnaro a sfondo corporativista, che, redatta da A. De Ambris, ebbe da D'A. la forma letteraria definitiva). Ritiratosi nella villa Cargnacco, in ...
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RIVA SANSEVERINO, Luisa
Paolo Passaniti
RIVA SANSEVERINO, Luisa. – Nacque a La Spezia il 26 marzo 1903 dal conte Lodovico, di antica nobiltà emiliana, generale dell’esercito, e da Raffaella Ruffini.
Trascorse [...]
Riva Sanseverino fu soprattutto una giurista che prese sul serio la legislazione del lavoro, che vide nel corporativismo nulla più della cornice istituzionale del contratto di lavoro. Può essere considerata la continuatrice della tradizione liberale ...
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contrattazione
Laura Pagani
Azione del contrattare e trattativa per raggiungere accordi.
Contrattazione collettiva
Procedimento volto alla stipula di contratti collettivi o di altri accordi sindacali [...] profonde modificazioni nel tempo. Durante il regime fascista, vi era una c. collettiva di tipo corporativista (➔ corporativismo), che riconosceva per ogni categoria professionale una sola organizzazione sindacale. Questa aveva personalità di diritto ...
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TRAVAGLINI, Volrico
Pina Travagliante
TRAVAGLINI, Volrico. – Nacque a Sesto al Reghena (Pordenone) il 18 febbraio 1894 da Arturo e da Maria De Portis.
Nel 1915, scesa in guerra l’Italia accanto alla [...] , Giuseppe Ugo Papi (Li Donni - Travagliante, 2016, pp. 89-94), Travaglini non scrisse alcun lavoro dedicato al corporativismo. Finiti gli anni dello straordinariato presso l’Università di Catania, nonostante avesse ottenuto la carica di preside e ...
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COLAMARINO, Giulio
Silvio Lanaro
Nato a Torre de' Passeri in provincia di Pescara da Giovanni e da Chiara Tonnani il 12 nov. 1883, intraprese la carriera giornalistica come redattore del Messaggero [...] "fronda" fascista. L'autore, infatti, si preoccupa di contrastare per un verso quanti minacciano di far svanire il corporativismo nelle nebbie dell'ideologia (si veda, in Scienze sociali,filosofia e scienza economica del 1931, la polemica con Ugo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dall’esperienza ottocentesca del lavoro di fabbrica, i sindacati, intesi come [...] , cioè caratterizzato dall’aggregazione di lavoratori e datori di lavoro relativi a un circoscritto settore produttivo. L’opzione corporativista è ribadita dall’enciclica Rerum novarum (15 maggio 1891) di papa Leone XIII (1810-1903), nella quale la ...
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corporativista
s. m. e f. e agg. [der. di corporativo] (pl. m. -i). – Fautore del corporativismo; come agg.: stato c., che applica la prassi del corporativismo.
corporativismo
s. m. [der. di corporativo]. – Dottrina e prassi politico-sociale ispirata inizialmente (cioè verso la fine del sec. 19°) all’esperienza cristiana delle corporazioni medievali, in seguito ripresa dal fascismo (e attuata anche,...