Architetto lussemburghese (n. Lussemburgo 1946). Considerato uno dei teorici più influenti del cosiddetto New Urbanism, divenuto consulente personale del principe Carlo d'Inghilterra (1988) realizzò per lui, dal 1993, Poundbury, nel Dorset, un villaggio in cui lo stile classico britannico si concilia con moderne soluzioni urbanistiche. Nel suo libro Architecture, choix ou fatalité (1996) enfatizza soluzioni architettoniche tradizionali in luogo di un approccio modernista e privo di razionalità; tale interpretazione dell'architettura ha trovato l'apprezzamento delle amministrazioni pubbliche, che gli hanno commissionato la progettazione di numerosi spazi pubblici.
Fratello di Robert, anch'egli architetto, dopo il 1968, abbandonata polemicamente la facoltà di architettura di Stoccarda, iniziò la sua collaborazione con J. Stirling (concorsi per il complesso della Siemens A. G. a Monaco e per il centro civico di Derby, 1969 e 1970). In varî articoli e saggi auspicò un ritorno alla città pre-industriale, e privilegiò un'attività progettuale volutamente scissa dalla pratica: controprogetto per un nuovo quartiere urbano di Lussemburgo (1973-78), progetti per "Le Villette" di Parigi (1977), per la ricostruzione del Lungo Weser a Brema (1980), per il centro direzionale di Baghdād (1982), per il campus della Fiat e della Benetton a Caserta (1985). Interessante il suo allestimento della mostra Imago Luxemburgi nella Nieuwe Kerk di Amsterdam (1991). Si è aggiudicato il premio Richard H. Driehaus per l'architettura classica e tradizionale (2003); con il Jorge M. Perez architecture center dell'univ. di Miami ha fornito un interessante esempio di costruzione neo-tradizionale (2005).