Senghor, Leopold Sedar
Intellettuale e politico senegalese (Joal, Senegal, 1906-Verson, Calvados, France, 2001). Nato da una famiglia cristiana appartenente alla minoranza serer, fu educato in scuole cattoliche e poi alla Sorbona. Combatté durante la Seconda guerra mondiale sul fronte francese; imprigionato per un breve periodo dai tedeschi, entrò nella Resistenza. Intellettuale e politico di primo piano, fu membro del Partito socialista francese, che lasciò per fondare il Bloc démocratique sénégalais (1948). Deputato per il Senegal alla Costituente francese (1945-46) e poi all’Assemblea nazionale (1946-58), lottò contro il dominio coloniale, rigettando il modello dell’assimilazione francese e sostenendo invece la liberazione culturale degli africani. Esponente di primo piano della , fondò con Alioune Diop nel 1947 la rivista Présence africaine e divenne uno dei maggiori esponenti del . In disaccordo con Félix Houphouët-Boigny, fondò la Union progressiste sénégalaise (UPS) nel 1957 e fu tra i promotori del Rassemblement démocratique africain (RDA) contro la politica francese di «balcanizzare» la federazione coloniale dell’Africa occidentale francese (AOF). A seguito del fallimento, nel giugno 1960, della Federazione del Mali, S. divenne il primo presidente del Senegal indipendente (settembre 1960). Legato all’Occidente e alla Francia, ebbe il sostegno costante di una vasta coalizione di forze e interessi nazionali, incardinati nel partito unico. Lasciò la presidenza del Paese (dicembre 1980) in favore di Abdou Diouf.