Figlio (Bruxelles 1835 - Laeken 1909) di Leopoldo I e di Luisa d'Orléans. Succeduto al padre nel 1865, durante la guerra franco-prussiana promosse energicamente misure militari per la salvaguardia della neutralità belga. Cercò di frenare le intemperanze del partito cattolico, impegnatosi per la questione romana e poi in furiosa lotta coi liberali per la proclamata laicizzazione della scuola. Dal 1884, anche per la crescente pressione del partito operaio che portò a una revisione della costituzione (1892) con l'allargamento del suffragio, la maggioranza parlamentare fu stabilmente assicurata al partito cattolico, con il quale L. fu spesso in contrasto su problemi militari, essendosi egli efficacemente opposto alla riduzione dell'esercito. Nel 1876 L. patrocinò la creazione dell'Associazione internazionale del Congo, per l'esplorazione e la civilizzazione dell'Africa centrale. Una conferenza tenutasi a Berlino dal nov. 1884 al febbr. 1885 proclamò lo stato indipendente del Congo, la cui sovranità, a titolo personale, fu affidata al re del Belgio; con testamento del 1889 L. lasciò in eredità allo stato belga ogni suo personale diritto su quello stato, la cui annessione divenne invece un fatto compiuto un anno prima della sua morte.