Genere (Lepus) di Mammiferi Lagomorfi Leporidi. Comprende numerose specie, prevalentemente notturne, ottime nella corsa, veloci e resistenti. Di peso variabile (0,5-6 kg), hanno testa allungata con labbro superiore tagliato, occhi grandi e orecchi lunghi; arti anteriori più brevi, a 5 dita; i posteriori più lunghi e robusti e a 4 dita. La l. è presente originariamente in Eurasia, Africa e America centro-settentrionale; alcune specie sono state introdotte anche in Sud America e Oceania causando, particolarmente nel secondo caso, ingenti danni ambientali.
La l. europea (Lepus europaeus; fig. 1) è diffusa pressoché in tutta Europa, arrivando fino alla Siberia e al Vicino Oriente; è stata inoltre introdotta nelle Americhe e in Oceania. In Italia vive anche la l. italica, Lepus corsicanus, endemismo a rischio di estinzione di Corsica, Sicilia e Italia centro-meridionale (dove era l’unica l. presente prima delle ingenti immissioni venatorie di l. europea); la l. sarda, Lepus capensis mediterraneus, probabilmente introdotta dall’uomo in epoca preistorica; la l. variabile, Lepus timidus varronis, specie artico-alpina diffusa sull’intero arco alpino, il cui mantello bruno s’imbianca durante l’inverno (fig. 2).
Per la l. delle Pampas o di Patagonia ➔ mara; per la l. di mare o marina ➔ Aplisidi.
Piccola costellazione del cielo australe a sud di Orione, costituita da un gruppo di stelle, tra cui quattro di 3ª grandezza e altre di 4ª.