LEVER, William Hesketh, visconte di Leverhulme
Industriale inglese, nato a Bolton il 19 settembre 1851, morto a Rivington il 7 maggio 1925. Figlio di un commerciante di droghe, ricevette la prima istruzione nel Bolton Church Institute, ma nel 1867 dovette abbandonare gli studî per entrare nell'azienda paterna. Più tardi il suo interesse andò all'industria dei saponi: nel 1884, insieme con il fratello, affittò una piccola fabbrica a Warrington e lanciò, sotto la ditta Lever Brothers Ltd., un sapone, il "Sunlight", che ebbe rapido successo e gli assicurò grande fortuna. Nel 1888 su un terreno acquistato presso Bebington sul Mersey, che chiamò poi Port Sunlight, iniziò la costruzione di una grandiosa fabbrica di saponi. L'espansione degli affari fu sempre più rapida. La Lever Brothers Ltd. ebbe presto stabilimenti industriali e commerciali affiliati in ogni parte del mondo, vaste piantagioni di cocco nelle isole del Pacifico e in Africa, ferrovie e piroscafi, e una grande flottiglia di baleniere. Alla morte del fondatore, l'impresa aveva più di 50 milioni di sterline di capitale, 250 società sussidiarie in tutto il mondo, con circa 80.000 fra operai e impiegati. Il L. partecipò anche alla vita politica e nel 1906 fu eletto membro del parlamento. Nel 1911 fu nominato baronetto, nel 1917 pari col titolo di barone, nel 1922 visconte.
L. ebbe anche grande rinomanza per la serie di provvidenze escogitate a favore degli operai. Come il grande laniere T. Salt nel 1853 aveva creato nel Bradford il villaggio industriale di Saltaire, così il L. nel 1888 creava il famoso villaggio modello di Port Sunlight, fornendolo di un ospedale, di circoli, campi da giuoco, sale di trattenimento. Egli concesse inoltre agli operai delle partecipazioni ai profitti sotto forma di "Prosperity-sharing rents", un fondo di previdenza o "Employes'Benefit Fund", delle polizze di assicurazione contro la disoccupazione e nel 1909 una compartecipazione azionaria all'impresa. Nel 1918, per combattere la disoccupazione stabilì nei suoi stabilimenti due turni di lavoro di sei ore ciascuno e discusse ampiamente la questione della riduzione delle ore di lavoro nel libro The Six-Hour Dav and other industrial Questions. Nello stesso anno acquistò Lewis-with-Harris per riorganizzarvi l'industria peschereccia in favore della popolazione locale. Cedette poi Lewis agli abitanti di Stornoway. Nel 1912 aveva comprato Staflordhouse dai duchi di Sutherland e l'aveva donata come sede del Museo di Londra.