LICOFRONE il Sofista
Sofista greco, vissuto fra il sec. V e il IV a. C., a noi noto solo attraverso alcune indicazioni di Aristotele.
Nella Politica (III, 9, 1280 b 11) questi ricorda come L. definisse la legge ἐγγυητὴς τῶν δικαίων, "garante della giustizia". Più interessanti due altri passi, della Retorica (III, 3, 1405 b 35; 1406 a 7), da cui risulta come L. proponesse l'abolizione dell'uso predicativo del verbo essere e la sua sostituzione con semplici predicati verbali (invece di ὁ οἶκος ἐστιν "la casa è bianca" ὁ οἶκος λελεύκωται "la casa biancheggia, ha . assunto il color bianco"). Il che è interessante come manifestazione ingenua delle dimcoltà logico-verbali a cui dava origine la concezione eleatica dell'essere, e specialmente la conseguenza che ne traevano Antistene e altri socratici, non considerando legittimo alcun giudizio in cui il predicato non fosse identico al soggetto; cfr. su ciò logica.
Bibl.: J. Vahlen, in Rheinisches Museum, XXI (1866), p. 143 segg., ristampato in Gesammelte philologische Schriften, I, p. 156 segg.