Ravera, Lidia. – Scrittrice e giornalista italiana (n. Torino 1951). Ha esordito nella letteratura nel 1976 con l’inaspettato successo editoriale Porci con le ali. Diario sessuo-politico di due adolescenti, scritto con M. Lombardo Radice sotto lo pseudonimo di Antonia, descrizione in termini espliciti di un disagio adolescenziale che trova eco nei successivi Ammazzare il tempo (1978) e Bambino mio (1979), a comporre una trilogia autobiografica collettiva. Un sostanziale cambio di registro e tematiche è documentato nei successivi Bagna i fiori e aspettami e Se lo dico perdo l’America (1986), divertissements in cui R. tenta una rilettura di Piccole donne, e più ancora nella trilogia intimista pubblicata sotto il titolo Due volte vent’anni (1992). Raggiunta una maturità espressiva che supera la prosa di rottura degli esordi, in R. i temi dell’adolescenza e del difficile processo della crescita e dell’invecchiamento tornano, affinati e ormai del tutto compiuti, in Maledetta gioventù (1999) e in Né giovani né vecchi (2000), mentre di taglio giornalistico sono Il freddo dentro (2003), disamina letteraria del caso della matricida Erika de Nardo, e In fondo, a sinistra… (2005), raccolta di articoli e scritti sui temi della guerra, del razzismo e della maternità. R. ha collaborato a numerose sceneggiature per il cinema (Porci con le ali, per la regia di P. Pietrangeli, Oggetti smarriti e Amori in corso di G. Bertolucci) e per alcune serie televisive della RAI (Una vita in gioco e Una vita in gioco 2). Collaboratrice, tra l’altro, di “l’Unità”, “Micromega” e “Il fatto quotidiano”, tra le sue pubblicazioni più recenti occorre citare: Le seduzioni dell'inverno (2008); La donna gigante (2009); A Stromboli (2010); Piccoli uomini (2011); Piangi pure (2013); Gli scaduti (2015); Il terzo tempo (2017, premio Pavese 2018); L'amore che dura (2019); Tempo con bambina (2020); Avanti, parla (2021); Age pride (2023). Dal 2013 al 2018 è stata assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Lazio nella giunta di N. Zingaretti.