AIMONE, Lidio
Nato a Coggiola nel Biellese il 10 apr. 1884, nel 1893 si trasferì a Torino con il padre Pietro, notaio. Finiti gli studi classici, frequentò a diciotto anni l'Accademia Albertina, poi lo studio di V. Cavalleri. Partecipò a tutte le mostre torinesi: alla Società promotrice di Belle Arti (dal 1908 al 1942), al Circolo degli artisti (dal 1912 al 1945), agli Amici dell'arte. Espose a Genova, Novara, Casale Monferrato, Vercelli, Roma. Nel 1912 Visitò la Tripolitania: a questo periodo appartengono alcuni studi esposti alla Promotrice del 1912; combatté nella prima guerra mondiale; dal 1925 al 1928 fu in Somalia, esponendo, al ritorno, 90 opere sempre alla Promotrice.
Trascorse poi un lungo periodo a Rodi, donde ritornò nel 1941, stanco ed ammalato. Morì ad Andezeno il 25 sett. 1945.
Nella galleria d'arte moderna di Torino vi è un suo quadro, La neve, acquistato dal Municipio alla Promotrice del 1915. Ebbe diplomi di distinzione da varie città straniere e fu vice presidente del Circolo degli artisti di Torino.
Le prime opere dell'A. sono ancora legate alla tradizione ottocentesca, mentre, nelle più tarde, tende a esaltare soprattutto il colore. Migliori dei ritratti i paesaggi. Il suo cognome talvolta appare con la grafia Ajmone o Aymone.
Bibl.: Cataloghi di esposizione della Promotrice a partire dal 1908 (escluse le annate 1915-21, 1926-27, 1943-45) fino al 1946; Catalogo della Galleria d'Arte Moderna (a cura di M. Soldati), Torino 1927, p. 82; Catalogo Mostra Amici dell'Arte, Torino 1941, pp. 16, 18; Gazzetta del Popolo, 1 febbr. e 11 marzo 1927; A. Dragone J. Dragone, I paesisti piemontesi dell'800, Milano 1947, p. 234; A. M. Comanducci, I pittori dell'800 ital., I, p. 6; Id., Diz. illustrato dei pittori ed incisori italiani moderni, I, p. 28, sub voce Aymone. Altre notizie sono state comunicate dalla famiglia.