Pittore senese (notizie dal 1317 al 1348). Si formò nella bottega del padre, Memmo di Filippuccio (notizie dal 1294 al 1317), probabile collaboratore di Giotto ad Assisi e pittore civico a San Gimignano (affreschi nelle chiese di S. Jacopo e S. Pietro e, di soggetto profano, nel palazzo del Popolo). Dalla sua prima opera, la Maestà del palazzo del Popolo di San Gimignano (1317, eseguita con il padre), si rivela uno stretto seguace di Simone Martini, del quale poi divenne cognato e collaboratore: nel 1333 firmò con lui l'Annunciazione (ora agli Uffizi), eseguendo probabilmente le figure dei ss. Margherita e Ansano. Tra le sue opere, numerose varianti della Madonna col Bambino (Siena, chiesa dei Servi e Pinacoteca Nazionale; Berlino, Gemäldegalerie), un ciclo neotestamentario nella collegiata di San Gimignano, frammenti di una Maestà (affresco staccato dal chiostro del convento di S. Domenico, ora nella Pinacoteca nazionale). Da alcuni critici sono state restituite a M. opere attribuite a Barna Senese, pittore che altri identificano con Federico (o Tederico), suo fratello e collaboratore, di cui sono andate perdute tutte le opere documentate.