liquido sottoraffreddato
Stato metastabile in cui può trovarsi un liquido durante un processo di raffreddamento nel quale il punto di transizione allo stato cristallino viene attraversato in modo rapido. In tal modo il sistema può evitare la cristallizzazione e mantenersi in uno stato di metastabilità che presenta stesse proprietà qualitative della fase liquida ma diversi valori delle grandezze fisiche tipiche (densità, viscosità, energia interna ecc.). Abbassando ulteriormente la temperatura, tale stato metastabile diventa più denso e viscoso. In particolari condizioni, alcuni metalli e leghe metalliche (normalmente solidi cristallini) possono trovarsi nella forma amorfa o vetrosa di liquidi sottoraffreddati. Ottenuti per la prima volta da Pol Duvez e Ronald H. Willens nel 1960, i vetri metallici sono ricavati dai prodotti fusi, opportunamente raffreddati a velocità superiori a quelle consuete, così da evitare il rischio della cristallizzazione. In questo modo si ottengono liquidi amorfi con migliori proprietà meccaniche (punto di rottura maggiore, migliore duttilità e lavorabilità), magnetiche ed elettriche. Le leghe in grado di acquisire lo stato vetroso sono tipicamente composte di almeno un metallo di transizione o un metallo nobile e di un elemento non metallo.
→ Vetri: fenomeni di non equilibrio