Antico strumento musicale a corde pizzicate in uso nel Medio Oriente e presso i Greci (fig.), che ne facevano risalire l’invenzione a Ermete: egli avrebbe messo insieme la l. con lo scudo dorsale d’una tartaruga, due corna d’ariete e i nervi dei buoi sottratti ad Apollo. Affine alla cetra, la l. aveva un numero di corde variabile (3 in origine, salite poi fino a 12) e si suonava con il plettro.
Nel Medioevo, il termine identificò uno strumento ad arco di varie dimensioni munito di corde di bordone, derivato dal fidel. Se ne distinguevano due varietà: la l. da braccio e la l. da gamba. Quest’ultima si suonava appoggiandola a terra o sulle ginocchia; fu molto usata nel Seicento, finché a metà secolo fu sostituita dalla viola.