lisozima
Enzima idrolitico del gruppo delle glicosidasi, scoperto da A. Fleming nel 1922, contenuto nel muco nasale, nella saliva, nelle lacrime, nei tessuti, nella secrezione gastrica e nel bianco d’uovo. Il l. idrolizza il legame glicosidico tra l’acido Nacetilmuramico e la N-acetil-glucosammina, costituenti principali dei mucopeptidi della parete cellulare di molti batteri gram-positivi, sia patogeni sia innocui: in questo modo esplica la sua azione batteriolitica. È uno dei primi enzimi di cui è stata determinata la struttura tridimensionale completa con i raggi X. La sua molecola risulta costituita da una sola catena polipeptidica formata dall’unione di 129 residui di amminoacidi, con un peso molecolare di ca. 14.600. La complessa struttura del l., che presenta pochi tratti ad α-elica e un tratto simile alla struttura β a foglietti antiparalleli, è stabilizzata da quattro ponti disolfuro.