LITTORIA (A. T., 27-28-29)
Nuovo centro urbano sorto nella parte settentrionale dell'Agro Pontino (Lazio), in conseguenza dei grandiosi lavori per la bonifica integrale, iniziati alla fine del 1931 (v. pontina, regione) e affidati all'Opera nazionale combattenti. Avendo questa attuato subito, insieme col compimento della bonifica idraulica, la trasformazione agraria della regione bonificata, dividendola in poderi, forniti ciascuno di una casa colonica, e avendo predisposto e iniziato il trasferimento di famiglie di coloni (dal Veneto e dalla Romagna), si rese necessaria, con la venuta delle prime 400 famiglie, la creazione di un centro urbano fornito di tutti i necessarî servizî pubblici. Fu scelta la località denominata Quadrato, al centro della zona valorizzata; la posa della prima pietra di Littoria fu fatta solennemente il 30 giugno 1932 alla presenza del Capo del governo e la città fu inaugurata il 18 dicembre dello stesso anno, essendosi condotti i lavori con rapidità meravigliosa. Il piano regolatore è stato predisposto con ampiezza di linee e modernità di concezione; la città ha pianta ottagonale ed è circoscritta da larghi viali; ha al centro una grande piazza col municipio, altri edifici pubblici e luoghi di ritrovo; ha una grandiosa chiesa, ufficio postale, teatro, ospedale, ecc. Nella prima attuazione il piano regolatore prevede una popolazione agglomerata di 4000 ab., ma la città potrà albergarne fino a 20.000. Il comune è stato creato con territorî staccati dai limitrofi comuni di Cisterna e di Sermoneta; ha un'area di kmq. 193 e a bonifica ultimata avrà 1400 case coloniche con oltre 12.000 abitanti rurali. Sono già costruiti 550 fabbricati e circa 400 km. di strade. Littoria ha una stazione (distante 5 km.) sulla ferrovia Roma-Formia ed è collegata con servizî automobilistici a Roma, Velletri, Nettuno, Sezze e Terracina. (V. tavv. LXI e LXII).