Scrittore serbo (n. Užice 1935). Esordì come lirico d'intonazione romantica (Slovenske elegije "Elegie slave", 1958), dedicandosi poi ai miti bellici della tradizione nazionale con opere in cui si mescolano fantasmi di distruzione ed elementi ironici e parodistici (Šlemovi "Elmi", 1967; Vidik na dve vode "Vista su due acque", 1980; Hleb i so "Pane e sale", 1985). Per il teatro ha scritto tra l'altro una rielaborazione drammatica della ballata popolare Hasanaginica ("La sposa di Hasan aga", 1974) e la commedia Čudo u Šarganu ("Miracolo a Šargan", 1975). Tra le altre pubblicazioni, sono da ricordare Gornji grad ("La città più alta", 1990) e Igla i konac ("Ago e filo", 1992).