Pseudonimo dello scrittore bulgaro Georgi Zlatarev (Kovačevica, Blagoevgrad, 1886 - Sofia 1973). Esordì con liriche d'ispirazione simbolista (Videnija na krăstopăt "Visioni al crocevia", 1914; Meč i slovo "Gladio e verbo", 1917), ma dopo l'esperienza di combattente nel conflitto balcanico si volse a una narrativa d'impegno civile. Aspre polemiche sollevò il romanzo Cholera ("Colera", 1935), che denunciava l'inutilità della guerra e l'egoismo delle classi dirigenti bulgare. Confinato per le sue posizioni antifasciste (1940-41), dopo la seconda guerra mondiale S. ritornò alla lirica (Stichotvorenija "Poesie", 1945; Otvăd željaznata zavesa "Di là dalla cortina di ferro", 1953; Baladi i poemi "Ballate e poemi", 1970). Importante l'attività di traduttore dal russo.