Pseudonimo del critico e prosatore olandese Karel Joan Lodewijk Alberdingk Thijm (Hilversum 1864 - Haarlem 1952). È la personalità più spiccata degli "Ottantisti", rinnovatori delle lettere nederlandesi intorno al 1885. Collaboratore della rivista De Nieuwe Gids ("La Nuova Guida") esercitò con le sue critiche appassionate e polemiche una notevole influenza sui giovani. Ammiratore di Zola, scrisse due romanzi naturalistici: Een Liefde ("Un amore", 1887) e De klene Republiek ("La piccola repubblica", 1889). Il saggio De dood van het naturalisme ("La morte del naturalismo", 1891) sta a indicare l'inizio di una sua nuova fase artistica sotto il segno del simbolismo e di un misticismo personale, di cui è espressione Van Zola tot Maeterlinck ("Da Z. a M.", 1895). La sua predilezione da "sensitivista" per i minuziosi dettagli, egli la conduce all'estremo nei "poemi in prosa", quale Menschen en Bergen ("Uomini e montagne", 1891). I suoi saggi critici sono raccolti in 11 volumi: Verzamelde Opstellen (1894-1912, poi ristampati). Nel 1924 pubblicò Gedenkschriften ("Memorie").