Eroe del ciclo del Graal, figlio di Parsifal. Non è escluso che all'origine della sua leggenda sia un errore di trascrizione: le chevalier au signe sostituito da le chevalier au cygne. La leggenda comunque già si trova in un poemetto medievale francese del 13° sec. e si è diffusa di qui in terra germanica ispirando tra l'altro Der Schwanritter del poeta tedesco Corrado di Würzburg (1220 circa - 1287). Vi si accenna anche nel Parzifal, composto tra il 1200 e il 1210 dal tedesco Wolfram von Eschenbach (n. 1170 circa - m. 1220 circa), e nel Der jüngere Titurel (1270) del poeta di origine bavarese Albrecht.
Lohengrin, su ordine del Graal, va in soccorso di Elsa di Brabante per difenderla da Telramunt, vassallo di suo padre, che vuole averla in sposa. Lohengrin, che poeticamente arriva dal mare su un cigno, vince Telramunt e sposa Elsa a una condizione: che non gli chieda mai le sue origini. Dopo aver compiuto prodigi di valore contro gli Ungari e i Saraceni, torna ed è costretto da Elsa a rispondere alla domanda fatale: Lohengrin dichiara allora davanti a tutti di essere figlio di Parsifal. Compiuta così la sua missione in difesa dei deboli, Lohengrin scomparirà di nuovo sul suo cigno, simbolo del dovere e della fedeltà a un ideale.
La leggenda, con qualche variazione, fu ripresa da R. Wagner nell'opera omonima in tre atti, rappresentata al teatro di corte di Weimar sotto la direzione di F. Liszt il 28 agosto 1850.