Nell’alta repubblica romana, la corazza in cuoio usata dai soldati (fig.). Rinforzata in seguito con scaglie metalliche o di corno, fu la tipica corazzatura adottata dalle truppe di fanteria e cavalleria. Negli ultimi tempi della repubblica i tipi più comuni erano la l. hamata (casacca di maglia di ferro che proteggeva fino all’inguine, lasciando scoperte le braccia) e la l. squamata (casacca costituita da lamelle in ferro o bronzo: lasciava scoperte le braccia e proteggeva fino all’inguine o alla vita); entrambe rimasero in uso fino alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Nel corso del 1° sec. d.C. comparve anche un nuovo tipo di l., la l. segmentata, che andò a equipaggiare legionari e pretoriani e si mantenne fino agli inizi del 3° sec.: era costituita da una serie di bande di ferro trasversali che coprivano il torace fino alla vita e da spallacci, sempre a bande metalliche, a protezione delle spalle.
La corazza di cellulosa, talora scolpita, di parecchi Dinoflagellati.
I Loricati, secondo alcune classificazioni, sono un ordine di Mammiferi Xenartri fossili; secondo altre, una tribù di Crostacei Decapodi Macruri che comprende le famiglie Palinuridi e Scillaridi.
I Loriciferi costituiscono un phylum di animali Protostomi comprendente specie microscopiche, a simmetria bilaterale, sacciformi, con la parte anteriore del corpo retraibile, conica e provvista di spine, in cima alla quale si apre la bocca, che è munita di stiletti. Il corpo è quasi completamente racchiuso in una corazza costituita da 6 piastre longitudinali. Gli adulti sono probabilmente parassiti o commensali di altri piccoli animali, mentre le larve conducono vita libera e sono dotate di appendici locomotorie. Sia le larve sia gli adulti vivono nell’ambiente interstiziale marino e preferiscono il substrato grossolano e ghiaioso, ricco di frammenti di conchiglie e povero di limo. La prima specie descritta è stata Nanaloricus mysticus, scoperto negli anni 1980, lungo meno di un quarto di millimetro ed esteriormente somigliante a un Rotifero.