HOCHE, Louis-Lazare
Generale francese, nato a Montreuil, sobborgo di Versailles, il 25 giugno 1768, morto a Wetzlar, nella Prussia renana, il 18 settembre 1797. Di umile origine e con un'istruzione rudimentale, dopo essere stato nella prima giovinezza adibito a umili mestieri, entrò nell'esercito regio, dal quale fu licenziato (1789) col grado di sergente allo scoppiare della Rivoluzione. Passato nella guardia nazionale di Parigi, in capo a tre anni era capitano e pochi mesi appresso capo-battaglione, essendosi segnalato in più d'una delle azioni guerresche del primo periodo della Rivoluzione. A venticinque anni era generale di divisione e, sebbene i suoi sforzi per riprendere agli Austriaci sul finire di novembre del 1793 i forti trinceramenti di Kaiserslauten non fossero coronati da successo, egli riuscì a vincere gli Austro-Prussiani a Worth e a Fröschwiller e a rigettarli al di là del Reno; il che gli valse il comando in capo dell'esercito della Mosella e del Reno. H. che era già stato arrestato e poi liberato, fu di nuovo arrestato e processato per ordine del sospettoso comitato di salute pubblica, e dovette la sua salvezza alla caduta di Robespierre. Nominato comandante in capo dell'esercito delle coste di Brest e Cherbourg, incaricato della repressione dei moti reazionarî in Bretagna e in Vandea, egli in pochi mesi poté ottenere, con energia e moderazione, la sottomissione degl'insorti; ma, avvenuta una ripresa d'armi, la represse severamente facendo fucilare i capi De Charette e Stofflet e ottenne, verso la metà del 1796 la completa sottomissione e la fine della guerra civile, salendo al più alto grado nella stima generale; specie dopo aver disfatto gli emigrati realisti che, con l'aiuto della flotta inglese, avevano tentato uno sbarco nella baia di Quiberon. H. aveva preparato uno sbarco in Irlanda contro l'Inghilterra, ma il corpo di spedizione fu, alla metà di dicembre dello stesso 1796, disperso da una tempesta. Ciò non gli tolse la fiducia del Direttorio, il quale, per sollecitazioni di Barras, lo nominò ministro della Guerra; ma per il sorgere di nuovi sospetti e per non essere egli ancora trentenne, rinunziò. Ritornato al suo comando dell'esercito del Reno e Mosella vi riportò nuove vittorie, ma poco dopo morì a ventinove anni non senza sospetto di veleno. H. fu una delle più nobili figure della Rivoluzione.
Bibl.: A Duruy, H. et Marceau, Parigi 1885; G. Escande, H. en Irlande, Parigi 1888; Cunéo d'Ornano, H., Parigi 1892; E. Charavay, Le Général H., Parigi 1893; G. Girard, La vie de L. H., 4a ed., Parigi 1926.