Donna politica, femminista e intellettuale francese (Arras 1893 - Parigi 1983), di padre alsaziano e madre d'origine ebraica, fu tra le prime donne a intravedere, già verso la fine degli anni Venti, la possibilità della costruzione di una Europa comune, di un mercato comune, di una moneta unica, di una comune identità culturale europea. Seguì le proposte del ministro degli esteri francese A. Briand, che sostenne attraverso gli scritti e costituendo la Nouvelle École de la Paix (1930). Fondò e diresse (1918-34) la rivista L'Europe nouvelle, sostenendo da un lato il riavvicinamento tra Francia e Germania, dall'altro, con la costituzione dell'associazione "La Femme nouvelle" (1934-37), la lotta per le pari opportunità, la dignità politica per le donne francesi e la conquista del voto, ottenuto il 21 aprile 1944 con un'ordinanza firmata dal generale Ch. de Gaulle. Fu parlamentare eletta nel partito gollista nelle prime elezioni europee del 1979. Autrice di numerose pubblicazioni tra cui si ricordano: Mémoires d'une Européenne (1968-1976); il saggio Lettre à un embryon (1973); il romanzo Dernières Voluptés (1979).