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LOZÈRE

di Emmanuel de Martonne - Enciclopedia Italiana (1934)
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LOZÈRE (A. T., 35-36)

Emmanuel de Martonne

Dipartimento della Francia centrale, con una superficie di circa 5180 kmq. Pur appartenendo alla parte meridionale del Massiccio Centrale, comprende due parti nettamente distinte per la natura del suolo e per il rilievo: a SO. gli altipiani calcarei dei Causses, a N. e a E. i massicci granitici e scistosi del Gévaudan e delle alte Cevenne. Le potenti assise calcaree dei Causses formano delle alture che raggiungono i 1000 m., prive di acque alla superficie e accidentate da mammelloni frastagliati e da depressioni chiuse o sotchs, sole oasi di colture in mezzo a pascoli. Poche valli profonde da 300 a 500 m. (Tarn, Lot) dividono l'altipiano isolando il Causse Méjan a S. del Tarn, il Causse di Sauveterre tra Tarn e Lot e il piccolo Causse di Mende a N. del Lot. Il resto del dipartimento è formato da terreni antichi, coltivati a segala e a castagni, poco popolati per la loro altezza e per la difficoltà di comunicazioni dovuta alla scarsezza delle valli. Al nord si stendono i monti della Margeride (1554 m. al Signal de Randon) e il Gévaudan, dalle lande sterili e desolate coperte di pascoli, contrastanti con i terreni vulcanici e più fertili de l'Aubrac; segue a S. la Lozère (1702 m.), protuberanza granitica cinta da micascisti che costituiscono anche i monti di Mercoire a N. e le Cevenne a S. fino all'Aigoual. Il clima è rigido; in montagna l'inverno è rigoroso, l'estate è calda ovunque; glí sbalzi di temperatura raggiungono il loro massimo nei Causses. Verso il SE. l'influenza mediterranea penetra nelle valli delle Cevenne e contribuisce ad addolcire notevolmente la temperatura. Il vento dominante è quello d'ovest, o vento d'Aubrac; in autunno prevale l'auro, vento di SE., apportatore di piogge che cadono in abbondanza sugli alti rilievi (Cevenne 1500 mm., Margeride 1100 mm.) e moderatamente sui Causses (700 mm.). Le risorse agricole sono date dalla produzione della segala e delle castagne. L'allevamento dei bovini, molto remunerativo nelle ricche terre dell'Aubrac, e nella Margeride (fabbricazione del formaggio nei burons) viene sostituito sui Causses da quello degli ovini (180.000 capi). L'industria è rappresentata solo dalla lavorazione e concia delle pelli, e dalla filatura della lana.

La popolazione, essenzialmente rurale, contava 126.503 abitanti nel 1801 scesi a 101.849 nel 1931 (104.733 nel 1926). I soli centri notevoli sono sorti nelle valli al contatto dei Causses coi terreni antichi; così Mende, capoluogo, con 6056 ab., Elorac, sottoprefettura (1581 ab.), e Marvejols (3810 ab.).

Vedi anche
Cevenne (fr. Cévennes) Catena montuosa posta al margine sud-orientale del Massiccio Centrale francese; si estende con direzione NE dalla Montagne Noire ai Monti del Vivarais (S di Saint-Étienne), avendo come altezze massime il Lozère (1699 m) e l’Aigoual (1565 m). L’altopiano che costituisce il Massiccio Centrale ... Languedoc-Roussillon Regione amministrativa della Francia (27.376 km2 con 2.520.000 ab. nel 2006) che comprende i dipartimenti di Gard, Lozère, Hérault, Aude e Pyrénées-Orientales e corrisponde quindi solo in parte alla regione storica della Linguadoca. Capoluogo, Montpellier. La costruzione di una rete di canali che ha ... Linguadoca (fr. Languedoc) Regione storica della Francia meridionale, fra il basso Rodano a E, l’Ariège a SO, il Golfo del Leone a S e il rilievo delle Cevenne a NO. Ha preso nome dalla lingua d’oc (➔ oc). L’agricoltura, l’allevamento, lo sfruttamento del sottosuolo (ferro, uranio, bauxite, zinco, piombo) e l’industria ... Garonna (fr. Garonne) Fiume della Francia sud-occidentale (650 km; bacino di 55.800 km2). Ha origine da due rami sorgentiferi nei Pirenei centrali, in territorio spagnolo. A circa 48 km dalla sorgente, il fiume entra nel dipartimento francese della Haute-Garonne e scorre in direzione NE fino a Tolosa dove riceve ...
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