Pittore e incisore (Leida 1494 - ivi 1533). Fu tra i maggiori incisori del Rinascimento; opere quali la Lattaia, l'Ecce Homo (1510) risentirono dei modi di A. Dürer, cui si ispirò la sua produzione migliore. Nelle opere pittoriche più mature come la Guarigione del cieco (1531 circa, San Pietroburgo, Ermitage) mostra una più sapiente attenzione all'elemento compositivo.
Figlio e allievo del pittore H. Jacobs (m. 1538 circa), fu un talento precoce. Dallo studio paterno L. passò in quello di C. Engebrechtszoon. Nel 1521 lavorava ad Anversa dove ebbe ospite A. Dürer del quale subì l'influsso, e conobbe J. Gossaert. Nel 1527 s'incontrò a Middelburg con Jan Mabuse, e lo accompagnò a Gand, Malines e Anversa.
A 14 anni eseguì l'incisione su rame Sogno di Maometto (Amsterdam, Rijksmuseum, Prentkabinet) e il dipinto Giocatori di scacchi (Berlino, Staatliche Museum, Gemäldegalerie). Alle prime opere equilibrate e felici quali Susanna e i vecchioni e David che suona davanti a Saul (1508), seguirono i capolavori del 1510 (la Lattaia, l'Ecce Homo, ecc.) e le incisioni degli anni 1512-13 che, nell'affollamento delle composizioni e nell'arricchimento dei fondali architettonici, risentono dell'influenza düreriana. Se nella Danza di Maria Maddalena (1519) L. ricercò l'armonia tra le figure e l'ambiente, nelle ultime opere manifestò la tendenza alla monumentalità e al "genere", rivelando la conoscenza dell'opera di M. A. Raimondi; del 1521 è il ritratto di Dürer a punta d'argento (Musée des Beaux-Arts). Nell'opera pittorica, l'Autoritratto (1508, Brunswick, Anton-Ulrich Museum) e il ritratto della National Gallery di Londra (1521) sono strettamente connessi con la ritrattistica di Dürer e anche nella Madonna con Bambino e donatore (1522, Monaco, Alte Pinakothek) e nel Giudizio Universale (1526-27, Leida, Stedelijk Museum) i modi düreriani, secchi nella preoccupazione del disegno, sono quasi esasperati. Nelle ultime opere più mature come la Guarigione del cieco L. da L. riesce ad armonizzare la vivacità delle sue migliori incisioni con la compostezza delle composizioni.