NIZZOLA, Luciano
Avvocato civilista, consigliere d'amministrazione e amministratore delegato del Torino (1983), è stato vicepresidente e, dal 1987 al 1996, presidente della Lega Nazionale Professionisti di serie A e B. In tale veste ha gestito il passaggio da una fase economicamente ancora limitata a una di straordinaria ricchezza, prodotta dall'esplosione dei ricavi derivanti dai diritti televisivi, rappresentando per molti anni la stabilità cara ai cosiddetti poteri forti del calcio e in particolare a società potenti come Juventus e Milan. Per questo motivo si è trovato al centro di varie polemiche, sollevate in particolare dal gruppo formato da Roma, Lazio, Parma e Fiorentina, che fondarono la SDS e confluirono in Stream, alternativa a Telepiù. Membro di Giunta del CONI dal 1996 (confermato il 18 aprile 2001) il 14 dicembre 1996 Nizzola è stato eletto presidente della Federcalcio, carica che ha mantenuto fino all'autunno 2000 quando, ricandidato dalla Lega di A e B non è stato rieletto, al pari del suo oppositore Giancarlo Abete, e la FIGC è stata commissariata per oltre un anno, fino al 28 dicembre 2001. Quale presidente della Federcalcio è stato famoso per la sua impronta 'diplomatica' e, secondo alcuni, poco decisionista, in particolare riguardo ai rapporti con i vertici della Lega di A e B. Nei quattro anni di presidenza federale di Nizzola, tuttavia, l'andamento delle rappresentative nazionali è stato decisamente positivo.