CESARE, Lucio Giulio (L. Julius L. f. Sex. n. Caesar)
Figlio di L. Giulio Cesare, sposò Fulvia, figlia di M. Fulvio Flacco, console graccano del 128. Non è nota la data di nascita. Fu console nel 90 a. C., quando la guerra sociale raggiungeva la massima intensità, e mentre l'altro console P. Rutilio Lupo combatteva contro le popolazioni settentrionali, egli, a sud, conduceva con varia fortuna la guerra contro i Sanniti e i loro alleati. Fu sconfitto presso Esernia; subito dopo conseguì una sanguinosa vittoria, e la città fu presa da Silla, suo luogotenente. Allo scopo di ottenere defezioni fra i ribelli, fece approvare una legge che concedeva la cittadinanza, collettivamente, alle Città rimaste fedeli, e riconosceva ai comandanti di esercito il potere di premiare con la concessione della cittadinanza anche singoli combattenti. Nell'87, nelle lotte fra Mario e Silla, fu ucciso e la sua testa fu esposta nei rostri.
Bibl.: Drumann e Gröbe, Geschichte Roms, III, Lipsia 1906, p. 116 seg.; Marcks, Die Überlieferung des Bundesgenossenkrieges 91-98 v. Chr., Marburgo 1884; T. Rice Holmes, The Roman Rep., I, Oxford 1923, pp. 46 e 356.