Matematico, pedagogista e uomo politico italiano (Catania 1916 - Bruxelles 1982), figlio di Giuseppe. Prof. di geometria analitica dal 1956 nell'univ. di Palermo, poi in quella di Roma, ove successivamente passò alla cattedra di matematiche complementari. Tra le opere più propriamente tecniche: Geometria degli indivisibili (1959) e Istituzioni di algebra astratta (1965); più divulgative, La fondazione della matematica (1976) e L'infinito (1981). Fondò e diresse la rivista La riforma della scuola (1955) e scrisse di argomenti pedagogici (L'educazione della mente, 1961; Educazione e rivoluzione, 1976). Comunista (1938), condannato dal tribunale speciale (1940, 1943), membro del Comitato Centrale del PCI (1969), cercò di promuovere la collaborazione con le masse cattoliche e si batté per il comunismo nel quadro di una società aperta e pluralistica (Socialismo e libertà, 1968; Gli accusati, 1972; Un socialismo da inventare, 1979).