Uomo politico romano (sec. 1º a. C.), forse nato a Tivoli, legato di Cesare durante la guerra gallica; suo collaboratore durante la guerra civile, combatté in Spagna e in Africa e fu prefectus urbi (45), governatore della Gallia Comata (44); fondatore di Lugdunum (Lione) e Raurica (Basilea). Tenne una politica ambigua tra Antonio e i cesaricidi, quindi fu console (42), e passò in Asia presso Antonio, che gli diede il governo dell'Asia e poi della Siria. Seguendo la sua politica opportunistica (fu detto morbo proditor "traditore per disposizione morbosa" da Velleio Patercolo), passò (32) dalla parte di Ottaviano e ne divenne buon cortigiano, proponendo (27) per lui il titolo di Augusto; quindi (22) fu censore. Ricostruì il tempio di Saturno. Fu sepolto a Gaeta, dove rimane la sua tomba.