PLANCO, Lucio Munazio (L. Munatius Plancus, L.filius L. nepos)
Uomo politico romano del sec. I a. C. Legato di Cesare durante la guerra gallica, suo costante collaboratore durante la guerra civile, combatté per lui in Spagna e in Africa contro i pompeiani, senza mai distinguersi particolarmente. Nel 45 a. C. fu prefetto della città, durante l'assenza di Cesare, e fu quindi tra i reggenti dello stato in suo nome. Prima dell'uccisione di Cesare era già stato designato per il governo della Gallia comata e per il consolato nel 42. Dopo la morte di Cesare raggiunse la sua provincia, dove fece a lungo una politica ambigua tra Antonio e i cesaricidi, forse con la speranza che si venisse a una conciliazione e in ogni caso sotto l'influenza di Cicerone. Infine parve piegare decisamente verso i secondi, si accordò con Lepido e si ricongiunse con Decimo Bruto e, per accrescersi il favore dei veterani, ottenne di fondare insieme con Lepido una colonia a Lugdunum (Lione): la colonia fu poi fondata da lui solo, essendo nel frattempo Lepido passato ad Antonio (estate 43 a. C.). Ma presto anch'egli cambiò bandiera, seguendo l'esempio di Asinio Pollione, e creò quindi intorno a Decimo Bruto quell'isolamento che ne rese possibile la soppressione. Nel 42 assunse il consolato con Lepido: nell'anno seguente dovette salvarsi con la fuga in Grecia presso Antonio, il quale lo tenne al suo servizio e gli diede da governare prima la provincia d'Asia e poi la Siria. Tempista, come sempre, si allontanò al momento giusto da Antonio nel 32 e conquistò il favore di Ottaviano. Trasformatosi in buon cortigiano, propose nel 27 il titolo di Augusto per Ottaviano e nel 22 fu censore. Velleio Patercolo lo definisce "traditore per disposizione morbosa" (morbo proditor, II, 81,1): giudizio forse non del tutto destituito di fondamento.
Bibl.: W. Drumann e P. Groebe, Geschichte Roms in seinem Übergange von der republikanischen zur monarchischen Verfassung, 2ª ed., IV, Lipsia 1908, p. 223 segg.; C. Jullien, Le fondateur de Lyon, Histoire de L. Munatius Plancus, in Annales de l'Université de Lyon, V, i, Parigi 1892; F. Stähelin, Munatius Plancus, in Baseler Biographien, I, 1900, p. i segg.; V. Gardthausen, Augustus und seine Zeit, I, Lipsia 1891, p. 107 segg.; M. A. Levi, Ottaviano capoparte, I, Firenze 1933, passim.