RICCI, Ludovico
Economista, nato a Castagneto (Modena) il 14 luglio 1742, morto a Ferrara il 27 gennaio 1799. Occupò nel ducato di Modena varie cariche connesse con la riforma della beneficenza e dell'imposizione. Nel 1797, dopo la rivoluzione, divenne membro del direttorio della Repubblica Cispadana e, dopo la fusione di questa nella Cisalpina, ministro delle Finanze; dedicò allora la sua attività a riorganizzare le finanze della repubblica ed elaborò anche, per incarico di Bonapatte, un piano di riforma che piacque a questo. Nel 1798 fu nominato commissario generale delle tasse.
Il più importante tra i suoi scritti è la Riforma degli istituti pii della città di Modena (Modena 1787), monografia ricca di notizie in cui, in base a un accurato studio storico del problema, il R. propone una riforma della carità pubblica, che può dirsi in gran parte rispondente alle teorie moderne. L'opera ha anche valore da un punto di vista teorico, specie per le considerazioni sul problema della popolazione che hanno fatto considerare da alcuni (L. Cossa) il R. come un precursore di R. Malthus.
Bibl.: A. Setti, L. R. e la beneficenza pubblica nel secolo scorso, in Nuova Antologia, ottobre 1880; A. Graziani, Le idee economiche degli scrittori emiliani e romagnoli, Modena 1893.