GANGHOFER, Ludwig
Scrittore bavarese, nato a Kaufbeuren il 7 luglio 1855, morto a Tegernsee il 24 luglio 1920. Fu dapprima drammaturgo a Vienna, poi giornalista, infine libero scrittore a Monaco: fra i più popolari dell'età guglielmina; soprattutto per le opere di argomento contadinesco alpestre.
Fra le composizioni teatrali le più celebri sono: Der Herrgottschnitzer von Ammergau (1880) e Der Geigenmacher von Mittenwald (1884), che, scritti in collaborazione con Hans Neuert, tengono ancora oggi con successo le scene sui Volkstheater germanici. I più popolari fra i romanzi sono Der Jäger von Fall (1883), Der Unfried (1888), Der Klosterjäger (1892), Die Martinsklause (1894), Schloss Hubertus (1895), Der laufende Berg (1897), Das Schweigen im Walde (1899), Der Dorfapostel (1900), Der Waldrausch (1908). Fecondissimo, d'invenzione facile, scrisse anche novelle in gran numero, e più brevi racconti e fiabe e liriche; e tentò infine anche il romanzo storico (Der Ochsenkrieg, 1914). Ma non era nato per affrontare problemi troppo complessi. Semplice, ottimista (v. l'autobiografico Lebenslauf eines Optimisten, 1910), sano, felice di vivere e di scrivere, riempì di questa sua ingenua e semplice sanità i suoi libri.
Ediz.: Gesammelte Schriften, voll. 40, Monaco 1910-21.
Bibl.: V. Chiavacci, L. Ganghofer, 2ª ed., Monaco 1920; Z. von Kraft, G. als Dichter des Berchtesgadener Landes, Berchtesgaden 1925.