AZIMONTI, Luigi
Nacque a Milano nel 1782 da Pietro, facoltoso negoziante di coloniali, e da Francesca Colciago. Pur non essendo iscritto a società segrete, fu in rapporti di amicizia con alcuni degli esponenti liberali, fra i quali L. Porro Lambertenghi, S. Pellico e P. Borsieri. Nelle carte processuali della congiura militare del 1814 veniva menzionato insieme con G. D. Romagnosi come elemento pericoloso; fu anche citato da C. Pagani nel costituto del 6 febbr. 1815, ma non si trovarono elementi sufficienti per procedere a suo carico.
Quando il Romagnosi, il 6 dic. 1821, uscì dal carcere dopo sei mesi di detenzione nell'isoletta di S. Michele di Murano (sotto l'accusa di omessa denunzia di Silvio Pellico), malandato in salute e senza mezzi di sussistenza, essendo stato privato della cattedra universitaria e della facoltà di dare lezioni private, trovò nell'A., che era sfuggito all'arresto, pur essendo sorvegliato dalla polizia per i suoi sentimenti liberali, un mecenate devoto. La loro fu una vera amicizia, a datare appunto dal 1822. In quell'anno, infatti, l'A., avendo progettato di creare un grande stabilimento per la raffinazione dello zucchero in Milano, consultò l'insigne giureconsulto per sormontare gli ostacoli burocratici del governo e col pretesto di tale consulenza, a lungo protratta, l'A. lo assistette generosamente e lo ospitò nei mesi estivi ed autunnali nella sua villa a Carate Brianza, e continuò poi ad invitarlo colà negli anni seguenti sino al 1835. Il filosofo poté così dedicarsi tranquillamente ai suoi studi, mentre a sua insaputa l'A. gli era largo di mezzi tramite il domestico e scrivano A. Castelli, e nonostante la continua, segreta sorveglianza della polizia. Secondo la sua volontà, il Romagnosi fu trasportato dopo la sua morte, avvenuta a Milano l'8 giugno 1835, nel cimitero di Carate Brianza, dove ebbe onorata sepoltura (10 giugno). L'A. fornì poi al Castelli i mezzi per pubblicare le opere postume del Romagnosi.
Nel 1824 con alcuni altri ricchi cittadini aveva dato il suo appoggio all'editore Francesco Lampato, quando lanciò gli Annali universali di statistica, pubblicazione della quale assunse la direzione il Romagnosi. Egli fu anche promotore di asili d'infanzia e collaborò ad opere destinate a risollevare l'economia del paese, incoraggiando con larghe sottoscrizioni le iniziative della Banca nazionale, del Monte delle sete, delle strade ferrate. La sua raffineria di zucchero in Milano fu una delle più importanti imprese economiche del periodo. Nel 1832 egli vi applicò un motore a vapore, segnando un notevole progresso nell'industria: fu quello il secondo motore a vapore applicato a uno stabilimento industriale, il primo essendo stato quello usato nel 1830 dal barone Testa per la bonifica di Brondolo (Chioggia). Fra le 27 società, che erano a Milano nel 1845, soltanto nella raffineria di zucchero Azimonti il valore nominale delle quote ascendeva a 100.000 lire austriache, mentre nelle altre era compreso fra le 50.000 e le 1000 lire austriache.
Colto da colera, morì a Vienna, dove si era recato per difendere presso il govemo gli interessi dei raffinatori di zucchero, il 18 sett. 1836 e fu sepolto a Carate, accanto al Romagnosi. La loro cella mortuaria fu violata con una perquisizione il 24 nov. 1848 dall'autorità militare austriaca, avendo un delatore denunziato che vi erano nascoste armi.
Fonti e Bibl.: Milano, Museo del Risorgimento, Archivio Cattaneo, cart. 4, Plico II, lettera a C. Cattaneo, 17 ag. 1836; cart. 21, plico II, petizione all'I. R. Delegaz. Provinc. di Milano del neg. L.A. che domanda un privilegio esclusivo per lo scavo dei carboni fossili nel Regno Lombardo-Veneto, 12 ott. 1836; cart. 26, plico II, bozze della necrologia di L. A. del Cattaneo; necrologia di C. Cattaneo, in Supplemento degli Annali universali di statistica, 23 sett. 1836; Epistolario di C. Cattaneo, a cura di R. Caddeo, I, 1820-1849,Firenze 1949, pp. 32, 39 s., 64, 391; A. Monti, Un grande amico di G. D. Romagnosi, in La cultura moderna, XXV, 18(15 ag. 1916), p. 387;Id., G. D. Romagnosi. Contributo biografico, in Nuova Antologia, CCLXXIX(1918), pp. 41 ss.; Id., Pensiero e Azione (Cattaneo-Mazzini-Romagnosi), Milano 1926, pp. 230-242, 244-245, 250-259, 261-267; L. G. Cusani Confalonieri, G. D. Romagnosi, notizie storiche e biografiche, bibliografia e documenti, Carate Brianza 1928, pp. 13, 17, 22-26, 39-59; D. Spadoni, Milano e la congiura militare del 1814 per l'indipendenza italiana, Modena 1936, I, p. 276; II, pp. 28-31, 60 s.,112 s.; III, pp. 30-32, 34; K. R. Greenfield, Economia e liberalismo nel Risorgimento, Bari 1940, pp. 213, 256, 262, 419; R. Tremelloni, Storia dell'industria ital. contemporanea, Torino 1947, p. 174.