Giurista (Udine 1913 - Schwemsal 1945). Allievo di Francesco Santoro Passarelli, insegnò diritto civile nell’univ. di Trieste. Antifascista, aderì alla resistenza e fu arrestato e deportato in Germania, dove morì prima di compiere 32 anni. Nonostante la prematura scomparsa ha lasciato opere importanti, tra cui si ricordano Il riconoscimento del figlio naturale (1942) e La revoca degli atti fraudolenti (2a ed. 1950).