FERRI, Luigi
Filosofo, nato a Bologna il 15 giugno 1826, morto a Roma il 19 marzo 1895. Dopo aver studiato e insegnato in Italia e in Francia, fu professore dal 1863 all'Istituto superiore di Firenze e dal 1871 all'università di Roma. Godé di molta fama e autorità, anche come scolaro, amico e collaboratore del Mamiani, ma ad esse non fu pari il suo vero valore scientifico.
In tre lettere, pubblicate nella Rivista contemporanea (1857-59), discusse le Confessioni di un metafisico del Mamiani, non accettandone il platonismo, ma proponendo in sua vece una teoria dell'identità dei mondi soggettivo e oggettivo, che non superava le difficoltà della dottrina criticata. Tale teoria egli continuò a elaborare in altri scritti (e specialmente nelle tre memorie Analisi del concetto di sostanza e sue relazioni coi concetti di essenza, di causa e di forza; Dell'idea del vero e sua relazione con l'idea dell'essere; Della idea dell'essere, pubblicate negli Atti d. R. Acc. d. Lincei, 1885-88), determinandola nella forma di un "dinamismo filosofico", che poneva a base del reale un'energia, la quale, manifestandosi per un lato come energia naturale e per l'altro come energia dello spirito, rendeva possibile la coincidenza di tali due mondi, e quindi la conoscenza. Altri scritti del F. ebbero carattere storico-filosofico (Essai sur l histoire de la philosophie en Italie au dix-neuvième siecle, voll. 2, Parigi 1869; La psychologie de l'association depuis Hobbes jusqu'à nos jours, Parigi 1883).
Bibl.: G. Barzellotti, L. F., in Nuova Antologia, 1° aprile 1895; id., Commemorazione di L. F., in Rendic. d. R. Acc. d. Lincei, 1895; C. Cantoni, L. F., in Riv. ital. di filosofia, 1895; G. Tarozzi, La vita e il pensiero di L. F., Palermo 1895; G. Tauro, L. F., Roma 1896; G. Gentile, Le origini della filosofia contemporanea in Italia, I, Messina 1917, pp. 215-33.