Pseudonimo dello scrittore italiano Luigi Bonardi (Berceto, Parma, 1927 - Roma 2008). Soggettista e sceneggiatore cinematografico, oltre che narratore, il suo lavoro mostra l'adesione a un realismo concreto che si arricchisce tuttavia di un intenso timbro surreale e onirico. Tra le opere: La scoperta dell'alfabeto (1963); Il pataffio (1978); Il pianeta azzurro (1986).
Laureatosi in legge, diresse a Parma la rivista di cinema Sequenze. Nel 1950 si trasferì a Roma, dove cominciò a collaborare a numerose sceneggiature di film. Nel 1963, lo stesso anno in cui M. aderì al Gruppo '63, la più nota delle avanguardie letterarie del dopoguerra, uscì il suo primo volume di racconti.
Esordì come narratore con una raccolta di racconti (La scoperta dell'alfabeto, 1963; 2a ed. ampl. 1971), precocemente ispirandosi, nel clima della neoavanguardia, cui aderì, a un ideale stilizzato di realismo contadino, tra scorci violenti e soluzioni francamente comiche, rese possibili dall'adozione di un filtro linguistico basso e paradialettale. Nei successivi romanzi Il serpente (1966) e Salto mortale (1968), in cui l'inclinazione surrealista si esaspera con l'abbandono dell'orizzonte contadino, venne poi precisando la sua vocazione satirica e protestataria dando vita a una figura di sottoproletario intellettuale e psicologico, che subisce la propria alienazione linguistica come una perdita del centro. Mentre all'iniziale realismo contadino vanno ancora ascritti i racconti per ragazzi del ciclo di Millemosche (1969-74; in parte confluiti in Storie dell'anno Mille, 1972), nati dalla collaborazione con T. Guerra, nonché il romanzo Il pataffio (1978); nelle altre opere emerge l'attitudine di M. a esplorare in diverse direzioni, e con diversi esiti, le possibilità della narrazione, riprendendo, ma con diminuita carica eversiva, i temi a lui congeniali del disordine e dell'illeggibilità del mondo: Il protagonista (1973); Le rose imperiali (1974); Dopo il pescecane (1979); Diario di un sognatore (1981); Il pianeta azzurro (1986); Testa d'argento (1989); Il fuoco greco (1990); Le pietre volanti (1992); Il viaggiatore sedentario (1994); Le maschere (1995); Itaca per sempre (1997); La superficie di Eliane (1999); Il circolo di Granada (2002); Ti saluto filosofia (2005), Fantasmi romani (2006). Da ricordare pure: Le parole abbandonate. Un repertorio dialettale emiliano (1977). Postumi sono stati pubblicati il Diario delle illusioni (2009), la raccolta di disegni e scritti inediti Profili (2012) e Consigli inutili (2014).