Paleografo (Cerrione 1871 - Firenze 1934). Allievo a Monaco di L. Traube, collaboratore di P. F. Kehr nella raccolta delle bolle pontificie, dal 1903 insegnò paleografia e diplomatica all'Istituto di studî superiori di Firenze. Socio nazionale dei Lincei (1928). Dotato di grandi capacità critiche e di rigorosissimo metodo, pubblicò due esemplari raccolte di documenti medievali italiani (Diplomi dei re d'Italia, 4 voll., 1903-24, e Codice diplomatico longobardo, 2 voll., 1929-33). In campo diplomatico, di grande rilievo i suoi studî sul notariato e sui formularî di epoca longobarda e sulle cancellerie dei re d'Italia; riguardo la storia della scrittura latina, oltre a saggi sulla tachigrafia e sui sistemi abbreviativi antichi e medievali (Avviamento allo studio delle abbreviature latine, 1926), scrisse una serie di articoli sulle scritture "nazionali" europee, l'illustrazione del famoso codice n. 490 della Biblioteca capitolare di Lucca (1924), l'enunciazione della teoria delle influenze straniere sulle scritture italiane altomedievali (1927) e un'importante opera su La scrittura latina nell'età romana (1921).