Storico e patriota italiano (Napoli 1811 - Montecassino 1897). Monaco nell'abbazia di Montecassino, dedito agli studi di storia, si impegnò attraverso i suoi scritti nella politica ecclesiastica del suo tempo; il suo approccio storiografico alle vicende politiche è ben espresso in opere quali i Prolegomeni alla storia universale della Chiesa (1861), in cui T. analizzò i rapporti tra filosofia e religione e tentò di approfondire il concetto d'evoluzione della Chiesa.
Scolaro dell'abbazia di Montecassino, ne divenne monaco nel 1832, ricevendo l'anno dopo l'ordinazione sacerdotale. Pur avendo compiuto studi scientifici, si dedicò agli studi storici, di cui fu primo risultato la Storia della badia di Montecassino (3 voll., 1842-43), cui seguirono la Storia di Bonifazio VIII (1846) e la Storia della Lega lombarda (1848), opere, queste ultime, che gli procurarono un posto di primo piano nella scuola storica neoguelfa. Nel 1848 scrisse Il veggente del sec. XIX, un opuscolo politico d'ispirazione giobertiana. Recatosi a Napoli, fu sorpreso dalla restaurazione di Ferdinando II (15 maggio 1848). Essendosi adoperato per ottenere la rinuncia del papa al potere temporale e per evitare a Roma la spedizione francese, fu costretto a trovare scampo in Toscana; tornò nel 1850 a Montecassino riprendendo i suoi studi di storia (Storia di Abelardo, 1851; Storia del concilio di Costanza, 1853; Storia dello scisma greco, 1856; La contessa Matilde e i Romani pontefici, 1859). Dopo l'unione del Regno delle Due Sicilie all'Italia, e ancor più dopo il 1870, T. volse tutti i suoi sforzi a realizzare la soluzione della questione romana, che egli sperava possibile in un franco e aperto incontro fra il papa e il re. Falliti i tentativi, T. credette di essere vicino alla meta nel 1887, col papa Leone XIII e con re Umberto; scrisse perciò un opuscolo famoso, La conciliazione (1887), certo già noto a Crispi e ad esponenti vaticani. Sconfessato però dal papa come dal governo italiano, T. ritornò agli studi, coronando la sua attività con la Vita di S. Benedetto (1891). Le sue Opere furono raccolte in 19 voll. (1886-99).