(gr. Μᾶ) Grande divinità femminile della Cappadocia, una delle tante manifestazioni della Grande Madre anatolica. Il suo principale luogo di culto era Comana (Kumanni dei testi hittiti cuneiformi), città retta teocraticamente dal sommo sacerdote della dea; il culto di M. doveva risalire alla preistoria dell’Asia Minore ed essere stato praticato ininterrottamente, combinandosi su tratti propri di altre figure di Grande Madre, fino all’età ellenistico-romana. Tratto caratteristico di M. è una natura guerriera che traspare dalla identificazione che i Greci ne fecero con Enio e i Romani con Bellona. I ‘fanatici’ di M. eseguivano, vestiti di nero, danze orgiastiche nel corso delle quali si tagliuzzavano le membra con la bipenne.