Gruppo di racconti considerati i più antichi monumenti della letteratura gallese e fonte più o meno diretta di motivi e personaggi del ciclo arturiano o bretone in lingua d’oil. I M. propriamente detti (il significato del termine è, quasi certamente, «racconto delle prime imprese» di un eroe) sono le 4 ‘branche’ intitolate ciascuna a un protagonista: Pwyll principe di Dyfed, Branwen figlia di Llŷr, Manawydan figlio di Llŷr, Math figlio di Mathonwy. A questi si aggiungono 4 racconti che non possono propriamente denominarsi M. (Il sogno di Macsen Wledig, Llud e Llefelys, Culhwch e Olwen, Il sogno di Rhonabwy) e infine 3 narrazioni più tarde (Owen e Lunet o la dama della fontana, Peredur, Gereint) – contenute nei cosiddetti Libro bianco di Rhydderch (fine 13° sec.) e Libro rosso di Hergest (fine 14° sec.) – probabili elaborazioni di racconti tradizionali più antichi. L’importanza di questi racconti risiede soprattutto nella presenza o menzione di Artù, Key, Ginevra (Gwenhwywar) e altri personaggi del ciclo bretone in alcuni di essi, e segnatamente in Culhwch e Olwen, che secondo alcuni studiosi precederebbe di mezzo secolo l’Historia regum Britanniae di Goffredo di Monmouth.