Maccabei
Nome d’incerta origine che designa i figli di Mattatia, della famiglia degli Asmonei, sacerdote e iniziatore della rivolta giudaica contro i re di Siria, che pretendevano di ellenizzare gli ebrei. Quando Antioco IV Epifane impose sacrifici pagani ai giudei (168 a.C.), Mattatia provocò una ribellione armata; alla sua morte la direzione della rivolta passò al figlio Giuda, detto Maccabeo, che ottenne varie vittorie, tra cui quella di Emmaus (166-165), e la liberazione di Gerusalemme, esclusa la cittadella, ma poi fu sconfitto da Lisia, tutore di Antioco V Eupatore (163). Gli successe (160) il fratello Gionata, che con nuove vittorie, ma soprattutto destreggiandosi abilmente nelle contese dinastiche dei re di Siria e ottenendo l’alleanza di Roma e Sparta, riuscì a mantenere l’indipendenza religiosa e politica dei correligionari. Assunse allora il comando Simone, che fu nominato dagli ebrei capo dell’esercito e dello Stato e sommo sacerdote (141). Nel 135 gli successe il figlio Giovanni Ircano. La storia dei M. è narrata nei quattro Libri dei M. (composti tra il 100 a.C. e l’epoca di Cristo), importante fonte sull’Oriente ellenistico.