MADURA (A. T., 93-94)
Città dell'India, 30a per numero di abitanti, capoluogo di un distretto d'eguale nome (presidenza di Madras), posta nella parte meridionale della penisola, a 133 m.s.m., I00 km. a SO. di Trichinopoly e 450 da Madras, sul fiume Vaigai, in zona pianeggiante ben coltivata a riso e cotone, tra alberi rigogliosi (grandi esemplari di Ficus indica). Vi sono officine meccaniche, fabbriche di mussoline trapunte d'oro ed è centro importante per il commercio del cotone.
La città, che fu fondata cinque secoli prima di Cristo e che aveva già avuto rapporti col mondo antico (Plinio la ricorda) è una delle metropoli culturali e religiose dell'India, per l'esistenza di un grandioso tempio in onore di Siva Sundareśvaro (il bellissimo) e di Pārvatī. Le maggiori costruzioni risalgono al tempo del principe Tirumala Naik (1623-59), il cui palazzo serve ora per l'amministrazione pubblica. Il grande tempio, che si può visitare anche di notte e forma quasi una cittadella con una triplice serie di edifici concentrici separati da corridoi bui, è cinto da un muro decorato di bianco e di rosso, alto 19 m., con 9 torri (gopura) sovraccariche di decorazioni, di cui una alta 45 m.; i templi principali si dicono vimana, quelli minori mantapam. Nell'angolo di NE. vi è il recinto delle 1000 colonne (in realtà 997), mentre al centro vi è il lago dal loto d'oro. La semioscurità, i profumi, l'esistenza di animali sacri, come le bianche vacche, le cerimonie strane, le sculture di forma fantastica, dànno al luogo un fascino misterioso.
Nell'arte dravidica dell'India meridionale Madura occupa una posizione a parte; si parla addirittura di uno stile di Madura, rimasto scevro da influenze estranee sino a età recenti. Particolarmente noti fra gli edifici di Madura sono una grande sala per riunioni (il Vasanta Mantapam) e un ingresso con torre (gopure). Particolare allo stile architettonico di Madura è il trattare la pietra con tecnica e con motivi desunti dalla scultura in legno e dalla fusione in metallo. Caratteristica inoltre la predilezione per le sculture che si addossano come cariatidi alle colonne, rappresentanti o cavalli impennati o cavalieri in lotta. Compare pure (in un solo esemplare), in un ritratto a gruppo, lo stesso re Tirumala con la consorte. Le lunghe serie di rilievi su mura e pareti con rappresentazioni di feste e di episodî epici influirono sulla posteriore pittura a rilievo.
Gli abitanti di Madura, che erano 51.987 nel 1871 e 73.807 nel 1881, sono ora (1931) 182.007; prevalgono gl'Indù (che sono poco meno dei nove decimi della popolazione), quindi i musulmani e i cristiani (questi ultimi circa 5.000). Il luogo è diventato inglese nel 1783.
Bibl.: E. Diez, Die Kunst Indiens, Potsdam s.a.