(o Mathurai) Città dell’India (fino al 1949 Madura; 922.913 ab. nel 2001; 1.350.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), nello Stato di Tamil Nadu, allo sbocco del fiume Vaigai nella pianura litoranea. È uno dei maggiori centri culturali e religiosi dell’India. Mercato agricolo importante (soprattutto del cotone), ha stabilimenti alimentari, metalmeccanici e per la lavorazione di mussoline trapunte d’oro e di legni scolpiti. Notevole la produzione di fiori esportati in tutto il paese.
Antica capitale della dinastia Pāṇḍya, che regnò sino alla fine dell’11° sec. dell’era cristiana, nel 1375 circa M. divenne il centro di una provincia del regno indù di Vijayanagar; alla metà del 16° sec. vi si stabilì la dinastia Nayak, che regnò fino al 1659, arricchendo la città di insigni monumenti e ampliando il regno dello stesso nome; questo decadde rapidamente, fino a cadere nelle mani del nababbo di Carnatic, nel 1736; nel 1801 la città e il distretto di M. passarono sotto la sovranità della Compagnia inglese delle Indie Orientali.
Centro culturale e religioso già noto all’antichità classica, divenne poi famoso per lo stile architettonico e scultoreo che vi fiorì e di cui restano preziosi monumenti. Imponente la complessa costruzione del tempio di Śiva Sundareśvaro edificato dal principe Tirumala Naik (1623-39): una triplice serie di edifici concentrici, con vasti giardini recinti da colonnati (‘recinto delle mille colonne’).
Dalla città prende nome un’affezione nota in medicina come piede di Madura (più propriamente maduromicosi), caratterizzata da una forma granulomatosa circoscritta, per lo più localizzata al piede, che interessa quasi esclusivamente le parti molli. È provocata dalla penetrazione nei tessuti di funghi di generi diversi (Madurella, Glenospora, Monosporium ecc.).