Vilas, Manuel. – Scrittore spagnolo (n. Barbastro 1962). Voce tra le più interessanti del panorama letterario spagnolo contemporaneo, laureato in Filologia ispanica e collaboratore di periodici quali Heraldo de Aragón, El Mundo e El País, è dotato di una scrittura saldamente ancorata alla contemporaneità, dove trovano eco temi fondanti quali le relazioni umane, le moderne mitologie pop e una densa riflessione sui modi del capitalismo: dopo un esordio poetico con la raccolta El rumor de las llamas (1990), cui hanno fatto seguito El rumor de las llamas (1990), El mal gobierno (1992) e El cielo (2000), ha pubblicato il libro di racconti Zeta (2002), in cui la sua capacità di scandagliare microeventi, contesti sociali e tipologie umane spaziando tra realismo e impeto visionario appare già perfettamente matura, come confermano anche la successiva raccolta, Magia (2004), e il suo primo romanzo, España (2008), potente ritratto delle incertezze e dei conflitti che caratterizzano l’identità nazionale iberica. Della produzione successiva vanno citati i romanzi Aire nuestro (2009), Los inmortales (2012), El luminoso regalo (2013), Lou Reed era español (2016), Ordesa (2018; trad. it. In tutto c’è stata bellezza, 2019), Alegría (2019; trad. it. La gioia, all'improvviso, 2020), la raccolta di versi Roma (2021) e il romanzo Los besos (2021; trad. it. 2021). Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano l'antologia poetica Una sola vida (2022) e il romanzo Nosotros (2023; trad. it. Amor costante, 2023).