Fotografo francese (Lione 1923 - Parigi 2016). A contatto con H. Cartier-Bresson a partire dai primi anni Cinquanta, entrò a far parte dell'agenzia Magnum nel 1953. Le sue fotografie, frutto di numerosi viaggi in Medio ed Estremo Oriente, rivelano uno sguardo volto a filtrare atmosfere e culture lontane attraverso un gusto compositivo classico e armonico. I paesi mediorientali, l'India e soprattutto la Cina, dove R. si è recato per la prima volta nel 1957, e più tardi l'Africa e l'Estremo Oriente sono state le mete privilegiate dei suoi viaggi. Durante la prima permanenza di quattro mesi in Cina, R. ha realizzato gran parte del materiale che costituirà il nucleo dei volumi Les trois bannières de la Chine (1966), Chine: instantanés de voyage (1980), fino al più recente M. Riboud: quarante ans de photographie en Chine 1956-1996 (1996). Tra le altre pubblicazioni: Femme du Japon (1951), Le visage du Viêt-nam du nord (1970), Gares et trains (1983), Le Grand Louvre (1989), Angkor: sérénité bouddhique (1992). Nel 1980 R. ha lasciato l'agenzia Magnum, pur continuando in seguito a collaborarvi da esterno. I suoi servizi fotografici sono presenti nelle più note collezioni, tra cui quella della Bibliothèque nationale di Parigi, dell'Art Institute di Chicago e del Museum Ludwig di Colonia. Tra le pubblicazioni recenti si ricorda l'antologia Marc Riboud, 50 ans de photographie (2004). Nel 1985 il Musée d'art moderne de la ville de Paris gli ha dedicato un'importante retrospettiva; nel 2006 il Palazzo Reale di Milano ha ospitato una sua mostra personale intitolata Marc Riboud. I piaceri dell'occhio.