BERTRAND, Marcel-Alexandre
Geologo, figlio di Giuseppe, nato a Parigi nel 1847, morto ivi nel 1907. Cominciò piuttosto tardi la sua carriera, nel 1878, come addetto alla Carta geologica della Francia. Nel 1886 fu nominato professore di geologia nella École des mines a Parigi. Nel 1891 fu eletto presidente della Società geologica di Francia. Eccellente stratigrafo nella regione del Giura, Alpi francesi, Andalusia, Algeria, pubblicò un gran numero di carte geologiche e di memorie, che gli valsero numerosi premî: per quella Sur les refoulements qui ont plissé l'écorce terrestre et sur le rôle des déplacements horizontaux (Parigi 1908) ottenne il premio Vaillant dall'Accademia di Francia. Egli affrontò e risolvette un gran numero di difficili problemi di geologia tettonica: tra l'altro stabilì in modo definitivo la parte preponderante degli accavallamenti e dei carreggiamenti nella tettonica della Provenza. Con il Ritter scoprì nella Tarantasia il fascio delle pieghe stipate, gradualmente inclinate e poi coricate, che rendono classica la regione del Mont-Joli presso Saint-Gervais, la cui sezione mostra in modo perfetto la trasformazione delle pieghe diritte in falde di ricoprimento e fornisce la spiegazione da lungo tempo cercata dei Klippes svizzeri. Portò così un'argomento decisivo in appoggio della teoria di Schardt sul carreggiamento delle Prealpi, che egli precisò e corresse provando l'origine meridionale di questi ricoprimenti nelle Alpi. Poi con Termier affrontò le difficoltà della tettonica brianzonese. Si occupò profondamente del formidabile problema della deformazione della crosta terrestre e lo studio delle singolarità tettoniche del bacino carbonifero del Gard lo spinse a cercare la soluzione del problema dell'orogenia. Originali idee espose inoltre sulla ricorrenza delle facies sedimentarie e mostrò il loro ripetersi, tratto per tratto, nelle catene delle montagne successive.
Bibl.: Chauvrau, in Comptes-Rendus de l'Acad. des Sciences, CXI.